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Termini Imerese, 19 aprile 2024

LA LIBERTÀ DI STAMPA NON È UN ORPELLO.


Nel corso degli anni il MOVIMENTO FORENSE, più volte, ha deciso di schierarsiquando era a repentaglio l’equilibrio tra poteri dello Stato, la tutela dei diritti fondamentali, laparità di genere e, non a caso, ci siamo battuti ed esposti per affermare, ad esempio, il principio del limite del doppio mandato, oppure la separazione delle carriere tra magistrati giudicanti edinquirenti; abbiamo partecipato alla campagna referendaria per la ‘Giustizia Giusta’ raccogliendole firme, abbiamo organizzato eventi per esaminare e denunziare le conseguenze negative, ancheper l’economia dello Stato, legate all’errore giudiziario ed alla c.d. ‘gogna mediatica’; in piùoccasioni abbiamo stigmatizzato il vulnus tutto italiano legato alla impossibilità di dichiarare un magistrato responsabile per i suoi ‘errori’.

Spesso seguiamo quei pochi giornalisti che mostrano nello scritto una rara sensibilità e

capacità di critica nei confronti di quei magistrati che sbagliano e, soprattutto, nell’evidenziare coni loro articoli tutti quei casi di assoluzioni significative, della quali nessuno parla, mentre inoccasione degli originari provvedimenti restrittivi, ovvero per dei ‘semplici’ avvisi di garanzia, letrombe dei media suonano, pregiudicando carriere politiche, professionali, oltre che la serenità familiare.

Uno di questi giornalisti si chiama Ermes Antonucci e scrive abitualmente per ‘Il Foglio’;

Ermes, un giovane d’esperienza, classe 1991, tra le tante ha seguito le vicende della Procura diFirenze, documentandone alcuni errori, alcuni consecutivi fallimenti, per i quali si è dovutapronunziare, più volte, la Corte di Cassazione e finanche la Corte Costituzionale.

Ebbene la Procura di Firenze, in persona del Procuratore Capo, ha richiesto al Consiglio

Superiore della Magistratura l’apertura di una pratica a tutela ritenendo che gli articoli del

giornalista romano (di adozione) siano lesivi del prestigio e dell'indipendente esercizio della

giurisdizione tali da determinare un turbamento al regolare svolgimento o alla credibilità dellafunzione giudiziaria.

La libertà di stampa non è un orpello e non può essere proclamata a caso e, soprattutto, non

può ritenersi ammissibile che un Organo dello Stato sia strumentalizzato perché un giornalista silimita a riportare il vero, il dato che segna l’operato di uno o più magistrati come errato, il tuttoovviamente ex post.

Il Movimento Forense, anche questa volta, intende schierarsi, a favore della libertà di

stampa e di tutti quei giornali e quei giornalisti, come il giovane Ermes Antonucci, che

preferiscono raccontare, informare, piuttosto che allinearsi.


Termini Imerese, 19 aprile 2024


Avv. Elisa Demma

Presidente Nazionale Movimento Forense

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