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Audizione Commissione Giustizia Camera dei Deputati - 28 ottobre

  • Movimento Forense
  • 30 ott
  • Tempo di lettura: 2 min

⚖️Una giornata importante per la Giustizia e per l’Avvocatura


Il Movimento Forense è stato ascoltato, lo scorso 28 ottobre, in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, intervenendo su tre temi di grande rilievo per il mondo forense e per il sistema penitenziario.


⚖️ in Commissione Giustizia, si è discusso del Disegno di Legge n. 729, presentato dalla Sen. Erika Stefani, riguardante il legittimo impedimento del difensore nel processo civile.

Approvato in Senato con 84 voti favorevoli, nessun contrario e 48 astensioni, il provvedimento introduce nuove norme a tutela della categoria forense, estendendo l’istituto del legittimo impedimento anche al processo civile.

Il Movimento Forense accoglie con grande soddisfazione questo passo avanti, che permetterà agli avvocati di svolgere il proprio lavoro con maggiore serenità, anche in presenza di imprevisti familiari o personali.

Come ha ricordato la Presidente Elisa Demma, che ha rivendicato con orgoglio il ruolo attivo del Movimento nella stesura del testo – insieme al contributo di Laura Massato e Rocco Lombardo – questa riforma rappresenta una conquista importante per tutta l’Avvocatura.


💬 Garantire che nessun Avvocato o Avvocata debba affrontare situazioni di stress o preoccupazione tali da compromettere la qualità della difesa significa tutelare non solo i professionisti, ma anche i diritti dei cittadini e l’efficienza della Giustizia.


📜 Nel corso della stessa audizione, il Movimento Forense con Flavio Luigi Romito ha espresso anche la propria posizione in merito alla proposta di modifica dell’art. 649 c.p., che mira a ridefinire la punibilità dei reati di natura endofamiliare che colpiscono la sfera patrimoniale dei soggetti fragili, in linea con la nuova concezione di famiglia del terzo millennio.


✅ il nostro Dipartimento Carceri ha quindi preso parte all’audizione relativa ai due disegni di legge su

👉 “Disposizioni per la promozione e il sostegno delle attività teatrali negli istituti penitenziari”.


Dopo l’introduzione della Presidente Elisa Demma, il Vicepresidente Alessandro Gargiulo ha espresso apprezzamento per le iniziative legislative, riconoscendone il valore nel favorire il percorso rieducativo della pena attraverso l’arte e il teatro.

Sono stati inoltre condivisi alcuni spunti di riflessione che hanno dato vita a un confronto costruttivo con i membri della Commissione, tra cui l’On. Bruno, primo firmatario di una delle proposte di legge.

Un dialogo ricco e stimolante, che ha ribadito l’importanza di offrire ai detenuti occasioni di crescita e di restituzione a se stessi attraverso la cultura.


Una proposta che non può che essere condivisa, poiché rappresenta un passo significativo nel contrasto non solo alla violenza fisica – già oggetto dei cosiddetti reati da “codice rosso” – ma anche alla violenza economica, spesso subita da persone vulnerabili all’interno dei nuclei familiari.

Al contempo, il Movimento Forense ritiene opportuno che la riforma sia accompagnata da una maggiore tipicizzazione normativa, in modo da bilanciare e garantire adeguatamente i diritti tutelati dalla norma, evitando il rischio di una proliferazione di procedimenti strumentali o impropri.

Un equilibrio necessario per assicurare, da un lato, la piena tutela delle vittime e, dall’altro, il giusto riconoscimento della responsabilità penale dei soggetti agenti, senza appesantire il lavoro dell’autorità inquirente.


🔴 Il Movimento Forense continuerà a seguire con attenzione l’intero iter legislativo, nella convinzione che questi provvedimenti rappresentino un segnale positivo e concreto per il futuro della giustizia in Italia.

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