RIPETUTI DISSERVIZI DEL PROCESSO TELEMATICO: EFFICIENZA CARENTE O GIUSTIZIA NEGATA?
Il Movimento Forense, ancora una volta, evidenzia i continui disservizi dei sistemi telematici, in ambito civile, penale e per il Giudice di Pace, causati dall’entrata in vigore delle nuove Specifiche Tecniche per il Processo Civile Telematico (PCT), introdotte dal Provvedimento DGSIA del 2 agosto 2024, che, ricordiamo, miravano a semplificare le procedure telematiche ed a rendere più efficiente il sistema di giustizia digitale in Italia.
Orbene, a partire dalle ore 17:00 del 27 settembre 2024, l'interruzione dei sistemi civili al servizio di tutti gli Uffici giudiziari d’Italia, nonché del Portale dei Servizi Telematici, incluso il Portale del Processo Penale Telematico ed il Portale dei Giudici di Pace, hanno causato – e causano tutt’ora – enormi disagi, non solo alla classe forense, ma anche alla magistratura, posto che oltre a non poter consultare in linea i fascicoli degli uffici dei distretti coinvolti dal fermo dei sistemi, sono indisponibili tutti i servizi informatici ivi esposti, compresi l’aggiornamento (anche da fuori ufficio) della consolle del magistrato ed il deposito telematico di atti e provvedimenti da parte dei magistrati stessi. I sistemi sarebbero dovuti ripartire alle 8:00 del 30 settembre 2024, ma così non è stato! In questi primissimi giorni di ottobre si sono susseguiti una serie di disservizi telematici ed a tempo: effettuare i pagamenti telematici, accedere ai registri di cancelleria, rifiuto di depositi telematici oltre ai ripetuti depositi paradossalmente effettuati in assenza di alcune o di tutte le quattro PEC. Tali disservizi hanno obbligato il Ministero della Giustizia, attraverso il Portale dei Servizi Telematici, a pubblicare, il primo ottobre 2024, la seguente laconica comunicazione: “In merito ad alcune segnalazioni, pervenute dagli Uffici giudiziari di alcuni distretti, di problemi nell’accettazione e lavorazione degli atti dei depositi, si comunica che sono in corso le attività risolutive al fine del ripristino della ordinaria operatività. Ulteriori aggiornamenti saranno tempestivamente comunicati.”
Ad oltre 10 anni dalla introduzione del Processo Telematico in Italia, la moltitudine di sistemi, specifiche e protocolli, oltre ai denunciati disservizi, spesso rendono impossibile l’esercizio del diritto di difesa e l’esplicazione del ruolo sociale dell’Avvocato.
Non si tratta più di una questione di efficienza del Sistema Giustizia, ma di vera e propria Giustizia negata!
Ancora una volta, il Movimento Forense, chiede che il Ministero della Giustizia, in persona del Ministro Nordio, si attivi – definitivamente – a porre in essere tutte le iniziative volte a rendere disponibile ed efficace l’intero sistema della Giustizia Telematica, onde consentire il pieno e sereno esercizio di quanto disposto dall’articolo 24 della Costituzione.
Ufficio di Presidenza Movimento Forense
Avv. Elisa Demma
Avv. Alberto Vigani
Avv. Alessandro Gargiulo
Avv. Maria Chiara Ruzza
Avv. Flavio Luigi Romito
Dipartimento Nazionale di Giustizia Telematica
Avv. Gianmaria Vito Livio Bonanno


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