Dopo anni di battaglie e dibattiti, con l’approvazione parlamentare della riforma, i giudici tributari saranno finalmente di ruolo e assunti per concorso pubblico.
Un passaggio storico, necessario per garantire autorevolezza e professionalità alla giurisdizione stessa.
Conciliazione ad opera del giudice, creazione di una sezione civile tributaria in Cassazione, ammissibilità della prova testimoniale in giudizio, giudice monocratico per le cause di valore fino a tremila euro: sono i punti salienti della riforma, che il Movimento Forense, in alcune sue parti, ha sostenuto convintamente.
Destano, tuttavia, non poche perplessità alcune scelte del legislatore, che non si pongono a garanzia del diritto dei cittadini, del giusto processo e dell’imparzialità dell’azione amministrativa.
Si fa riferimento al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che continuerà a gestire la giurisdizione tributaria, impedendone così la totale indipendenza.
E ancora: l’accesso alla carriera giudicante anche ai laureati in economia; nessuna specializzazione nella difesa, che sarà ancora aperta a figure professionali diverse rispetto agli avvocati; la previsione di un patentino per il buon contribuente, con un percorso di premialità sul fronte del contenzioso, di facilitazione per la compensazione dei crediti fiscali; l’illusoria introduzione dell’onere della prova a carico dell’ufficio, istituto di garanzia processuale già esistente nel nostro ordinamento processuale, e infine la mancata occasione di affidare la mediazione a un organo terzo ed esterno rispetto alle parti del processo.
Tutti elementi indicatori del mancato raggiungimento della parità tra le parti.
Il tempo darà le sue risposte sull’efficacia di tali modifiche, ma la novella fallisce certamente nell’intenzione di parificare il processo tributario a quello civile, penale e amministrativo, soprattutto nel momento in cui, pur prevedendo un giudice qualificato, non pretenda una difesa tecnica di pari livello.
Il Movimento Forense continuerà a vigilare, a garanzia dei diritti dei cittadini, del giusto processo e dell’attività professionale degli avvocati innanzi alla magistratura tributaria: principi fondamentali per riorganizzare questa nuova Quinta Magistratura.
Milano, 11 agosto 2022
Movimento Forense
Il Presidente - Antonino La Lumia
La Responsabile del Dipartimento di Giustizia Tributaria- Maria Chiara Lupo
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