Lunedì 15 gennaio 2024 alle ore 10,30 si terrà una visita ex art. 117, DPR 230/2000, presso la Casa Circondariale ‘Francesco Uccella’ di Santa Maria Capua Vetere (CE).
La visita è stata organizzato su impulso del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli - pres. avv. Gianluca Lauro - con il Garante Regionale delle Persone Sottoposte a Misure Restrittive della Libertà Personale prof. Samuele Ciambriello, l’Associazione Nessuno tocchi Caino – pres. Rita Bernardini, segr. Sergio D’Elia, tesoriere Elisabetta Zamparutti – ed il Dipartimento Carceri del Movimento Forense – coordinatore avv. Alessandro Gargiulo; parteciperanno anche le Camere Penali di Santa Maria Capua Vetere (pres. avv. Alberto Martucci) e di Napoli Nord (pres. avv. Antonio Barbato), con il periodico di informazione giuridica Juris News diretto dall’avv. Argia di Donato.
La visita – a cui prenderà parte l’intero ufficio di presidenza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord - si è resa necessaria al fine di valutare, in presenza, le condizioni in cui versa il Carcere di Santa Maria Capua Vetere ove il 6.4.2020 si consumarono i pestaggi per i quali è tuttora in corso un dolorosissimo processo; purtroppo, da quel nefasto giorno, nulla sembra essere cambiato in meglio, tant’è che dei 68 suicidi in carcere del 2023, ben tre si sono tristemente verificati proprio al ‘Francesco Uccella’, l’ultimo il 20.12.2023.
Come se non bastasse, il 3.1.2024 gli organi di stampa hanno titolato ‘RIVOLTA IN CARCERE’ e lo hanno potuto fare grazie all’ultimo ‘pacchetto sicurezza’ che ha aggravato oltre modo la posizione del detenuto, introducendo appunto il ‘reato di rivolta’, ennesima nuova ipotesi di reato.
Cosa rimane da fare a fronte di una popolazione carceraria presente in cella di oltre 60.000 detenuti, per circa 48.000 posti disponibili e regolamentari?
Cosa rimane da fare a fronte di un esausto corpo di Polizia Penitenziaria che lamenta e registra una carenza in pianta organica di oltre 7.000 unità?
Cosa rimane da fare se nel ‘Francesco Uccella’ a fronte di 870 detenuti presenti in cella (per 800 posti regolamentari) sono in servizio solo 11 educatori?
Cosa rimane da fare se di carcere si continua a morire per l’assenza del Servizio Sanitario Nazionale?
Cosa rimane da fare se i detenuti tossicodipendenti e psichiatrici sono abbandonati nel loro disagio?
Si cercherà di dare risposta ai quesiti all’esito della visita e nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 13,30 all’uscita dal Carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Si allega locandina, con elenco nominativi di tutti i partecipanti riportati in calce.
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