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ISTANZA PER ACCEDERE AI DATI INERENTI LA CONVENZIONE PROGETTO POLIS ED ALL’AUTORIZZAZIONE CORRELATA

Illustrissimo signor Ministro, Illustrissimo Garante per la Protezione dei Dati Personali, abbiamo appreso dal sito web del ministero www.giustizia.it che il Ministero della Giustizia ha aderito al Progetto Polis avviando in tale ambito interlocuzione con la società Poste Italiane Spa e con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Vi sarebbe quindi una convenzione tra il Ministero della Giustizia e la società Poste Italiane, per delegare a quest’ultima alcune funzioni, per ora solo in alcune sedi pilota. Le attività delegate sarebbero in particolare: la proposizione di ricorso per l’istituzione dell’amministratore di sostegno e l’inoltro del rendiconto dello stato patrimoniale della persona sottoposta ad amministrazione di sostegno o a tutela. Sarebbero inoltre in progetto molteplici attività per realizzare la cd “Giustizia di Prossimità”, non è ben chiaro se con delega a Poste Italiane. Si evidenzia che le attività citate (proposizione di ricorso per nomina di amministrazione di sostegno e deposito rendiconto), comportano il trattamento da parte di Poste Italiane di rilevanti dati particolari relativi sia all’istante, ma soprattutto, al beneficiario del procedimento. Si rammenta che gli istituti dell’amministrazione di sostegno e della tutela incidono sullo stato delle persone e che presuppongono in capo al beneficiario un’incapacità (fisica, psichica o comportamentale) di attendere ordinariamente ai propri interessi; di talchè è d’obbligo nel ricorso e negli atti successivi, dare atto di dati particolari estremamente delicati. Il personale di Poste Italiane Spa, per delega del Ministero della Giustizia e senza evidenza di aver ricevuto adeguata formazione ed istruzione, potrebbe venire a conoscenza: - Dello stato di incapacità di persone fisiche; - Delle motivazioni (fisiche, psichiche o comportamentali) che determinano lo stato di incapacità, corredate da certificati medici; - Dei legami famigliari delle persone incapaci fino al quarto grado e degli affini entro il secondo grado; - Della storia clinica del beneficiario e della sua permanenza presso istituti o case di cura; - Del patrimonio e del reddito del beneficiario. Secondo la normativa vigente, tali dati potevano essere trattati solo da un avvocato (che ha ricevuto regolare mandato; che fornisce idonea informativa sul trattamento dati personali e che risponde deontologicamente all’obbligo di segretezza); ovvero dal Ministero della Giustizia stesso in caso di deposito del ricorso direttamente dall’interessato in Tribunale. L’incarico alla società Poste Italiane Spa, non pare rispondere alle medesime tutele per l’interessato al trattamento prima garantite, determinando il pericolo di abusi in capo a persone già bisognose di protezione. Per tali ragioni, anche nel senso di proporre formale istanza di accesso agli atti, SI RICHIEDE che il Ministero della Giustizia, Voglia rendere accessibile e/o a mettere a disposizione dell'istante associazione copia dell’accordo stipulato con la società Poste Italiane Spa e che il Garante Protezione Dati Personali Voglia rendere accessibile e/o a mettere a disposizione dell'istante associazione copia, del parere positivo eventualmente reso al Ministero. Con osservanza.

Avv. Elisa Demma Presidente Nazionale f.f. Movimento Forense

Avv. Alberto Antonio Vigani Presidente Nazionale f.f. Movimento Forense



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