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EDILIZIA GIUDIZIARIA: UNA QUESTIONE NON PIÙ RINVIABILE

A Catania, è crollato improvvisamente il soffitto di uno degli uffici della segreteria del giudice per le indagini preliminari: la scoperta è stata fatta stamane all’apertura del Palazzo di Giustizia e, secondo i primi accertamenti, la causa sarebbe da individuare nelle recenti infiltrazioni d’acqua piovana.

Solo la mera casualità, dunque, ha consentito di evitare una tragedia perché, nella notte, nessuno era presente nei locali.

Ciò è inaccettabile: gli avvocati e tutti coloro che quotidianamente operano nei Tribunali non possono vedere la propria incolumità messa a rischio dalle pessime condizioni nelle quali versano gran parte degli edifici giudiziari in Italia.

Il Movimento Forense, da anni, denuncia - anche attraverso ripetute mozioni congressuali - tale perdurante stato di degrado, inconcepibile in un ordinamento, che dovrebbe invece garantire l’efficienza e la funzionalità dell’intero sistema: una vera riforma della Giustizia, piuttosto che fermarsi esclusivamente ai profili del rito, deve partire da queste basi e non può trascurare seri e concreti investimenti.

Chiediamo, pertanto, un intervento immediato da parte delle Istituzioni, al fine di assicurare il regolare svolgimento di tutte le attività processuali e, nel contempo, di inserire il tema tra le priorità dell’agenda politica del costituendo Governo.

L’abbandono consapevole dei luoghi in cui si amministra la Giustizia rischia di diventare ormai oblio dei diritti: non possiamo permetterlo.

Milano - Catania, 19 ottobre 2022

Movimento Forense Il Presidente Antonino La Lumia

MF Sezione di Catania Il Presidente Giuseppe Casabianca



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