Nessuna interferenza sull'avvocatura.
- Movimento Forense
- 28 giu
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Movimento Forense, dopo aver preso visione del documento approvato dai Magistrati della Corte di Cassazione e della Procura Generale in occasione dell’Assemblea Generale del 19 giugno 2025 (ai sensi dell’art. 96 dell’ordinamento giudiziario), esprime profondo rammarico e disappunto per i contenuti in esso riportati.
MF sottolinea come esista già un elenco ufficiale di avvocati e avvocate abilitati al patrocinio presso le giurisdizioni superiori, individuati in base a comprovata esperienza professionale: si tratta dell’albo dei Cassazionisti, tenuto dal Consiglio Nazionale Forense.
Ci si chiede, dunque, quale sia l’obiettivo delle nuove regole richieste dalla Magistratura per regolamentare l’accesso al patrocinio dinanzi agli organi giurisdizionali superiori, e se sia davvero compito della Magistratura delineare i percorsi professionali o specialistici della nostra categoria.
Per Movimento Forense, ogni ingerenza della Magistratura nelle dinamiche professionali dell’Avvocatura rappresenta una grave violazione delle prerogative dell’ordinamento forense. Tali intromissioni, oltre a risultare lesive per l’intera categoria, si configurano come un eccessivo esercizio di potere contrario ai principi costituzionali.
Appare altresì inaccettabile il riferimento, contenuto nel documento, a una presunta inadeguatezza dell’attuale classe forense, motivata dal numero delle pronunce di inammissibilità. Tali affermazioni sembrano piuttosto il tentativo di giustificare un ricorso eccessivo a decisioni di inammissibilità, che spesso appaiono dettate più dall’intento di alleggerire il carico giudiziario che da effettive motivazioni tecniche.
Per queste ragioni, MF invita con fermezza la Magistratura a non oltrepassare i confini delle proprie competenze, evitando di intervenire in questioni che attengono all’organizzazione e alla formazione dell’Avvocatura, ed auspica, invece, che l’attenzione venga concentrata sulla qualità e tempestività delle decisioni giudiziarie, al fine di garantire una tutela dei diritti realmente equa ed efficace per tutti i cittadini.
L'Ufficio di Presidenza
Il Consiglio Direttivo




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