Roma, 23 dicembre 2022
L’Avvocatura, unita nelle sue componenti istituzionali, politiche e associative, rileva che l’appello formulato al Governo di ritirare l’emendamento alla legge di bilancio che prevede l’anticipazione - al 28 febbraio 2023 - dell’entrata in vigore della riforma sul processo civile è rimasto tutt’ora inascoltato.
Tale scelta si dimostra particolarmente grave, atteso che, in alcuni importanti settori della giurisdizione mancano persino i requisiti tecnici per garantire, già oggi, il corretto funzionamento degli uffici e dunque il principio del giusto processo.
Si ribadisce quindi, con forza, la necessità di procedere allo stralcio di detta norma e si rinnova l’invito al Governo e alle forze parlamentari tutte a provvedere, con responsabilità, in tal senso, riservandosi sin d’ora, in caso contrario, ogni più opportuna iniziativa affinché venga ristabilito un proficuo rapporto di dialogo e di leale collaborazione con l’Avvocatura.
Consiglio Nazionale Forense (avv. Maria Masi)
Organismo Congressuale Forense (avv. Mario Scialla)
Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani (avv. Gian Ettore Gassani)
Avvocati Giuslavoristi Italiani (avv. Tatiana Biagioni)
Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e i Minori (avv. Cinzia Calabrese)
Associazione Italiana Giovani Avvocati (avv. Francesco Paolo Perchinunno)
Associazione Nazionale Forense (avv. Giampaolo Di Marco)
Camera Nazionale Avvocati per le Persone, per i Minorenni e per le Famiglie (avv. Raffaella Villa)
Movimento Forense (avv. Antonino La Lumia)
Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia (avv. Claudio Cecchella)
Unione Nazionale Camere Civili (avv. Antonio de Notaristefani)
Unione Nazionale Camere Minorili (avv. Grazia Ofelia Cesaro)
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